Oggi ho deciso di raccontarti tutta la verità che sta dietro ai costi fissi dell’energia elettrica e gas.

Questo perché, sempre di più, sentiamo commenti del tipo:

“questo mese ho pagato centinaia di euro di costi fissi!”

O ancora: “Ma perché devo pagare anche il trasporto dell’energia?”

 

Qualcosa è già stata spiegata in questo articolo, clicca qui per leggerlo (http://energiaristorazione.com/2015/08/03/oneri_passanti/).

Capisco perfettamente che ogni volta che si apre la busta contenente la bolletta ci si attacca ad ogni voce di costo per capire se qualcosa non va, però penso si debbano anche conoscere le voci, su cui realmente si può davvero intervenire.

Questo articolo ti darà gli strumenti per capire se davvero è possibile fare qualcosa su questi “famosi” costi fissi o meno.

Per prima cosa, il consiglio che ti do, è quello di richiedere al tuo fornitore il dettaglio della bolletta dove ci sono appunto, tutti i costi dettagliati, voce per voce, per riuscire a capire meglio di ciò che stiamo parlando.

Se dobbiamo ricercare sulla bolletta quelli che sono i costi fissi, dobbiamo andare a cercare le macro voci chiamate:

  • Spese per il trasporto e la Gestione del contatore
  • Spesa per gli oneri di sistema
  • Imposte

Analizziamole una alla volta.

 

SPESE PER IL TRASPORTO E LA GESTIONE DEL CONTATORE + SPESA PER GLI ONERI DI SISTEMA

Questi costi sono relativi al trasporto e distribuzione dell’energia.

In pratica, la società Terna S.p.a. è proprietaria dei tralicci e si occupa di trasportare l’energia su tutto il territorio nazionale.

 

Qui uno schema in sintesi di come viene smistata l’energia elettrica:

costo fisso

Infine, sempre ruolo del distributore, è quello di smistare, dalla cabina elettrica fino al tuo locale l’energia di cui hai bisogno, occupandosi anche di fare manutenzione sul tuo impianto o su quello del palazzo o del quartiere, in caso di malfunzionamenti.

 

Tornando ai costi di trasporto, al suo interno, troviamo 3 voci.

1) COSTO FISSO: è il costo che si paga per ogni contatore al distributore ed è uguale per tutti i fornitori, così come tutte le voci dei costi fissi di una bolletta. Inoltre è un costo che si paga ogni mese. Su questo importo non si può fare nulla

2) COSTO VARIABILE: questo importo è dato dal consumo in kWh per una quota in € per ogni kWh consumato, anche in questo caso non si può fare nulla e il costo è uguale per tutti

3) QUOTA POTENZA: questo costo è una quota per ogni kw del tuo contatore moltiplicato per una quota in euro. Se la tua potenza disponibile del tuo contatore è ad esempio di 20kW, allora pagherai 20kw x 2,50€ = 50€ ogni mese.

Attenzione perché su questa voce si può intervenire, ma in che modo?

Devi sapere che esistono due tipologie di contatori elettronici, uno che legge solo i consumi e l’altro che legge anche l’indice di potenza massima effettivamente fruita.

Ma cosa significa tutto questo? Come visto dall’esempio i tuoi 20kw generano ogni mese 50€ di costo potenza, anche se in realtà il mio impianto in quel mese ha consumato in media solo 8kw di potenza.

Il contatore che legge i picchi di potenza invece ti permette di pagare solo ed esclusivamente solo i kw effettivamente utilizzati, cioè, riprendendo l’esempio precedente, 8kw (potenza media utilizzata nel mese in corso) x 2,50€ = 20€.

Ipotizziamo che questo sia il consumo di potenza medio tutti i mesi dell’anno, la differenza tra contatore normale e quello con indice di massima sarebbe:

50€ x 12 mesi = 600€ + iva

20€ x 12 mesi = 240€ + iva

Differenza di 360€ annui

Magari rispetto a ciò che paghi durante l’anno non sono nulla, ma come dico sempre, è meglio in tasca a te che a qualcun altro.

Nota importante: se il tuo consumo medio in kw è realmente 8kw , non fare l’errore di abbassare la potenza del tuo contatore da 20 a 8 o 10 kw perché ci saranno momenti in cui, per certe lavorazioni e in certi orari specifici del giorno, avrai bisogno di 15 o 18kw, e se abbassi la potenza (per capire come fare e le implicazioni che stanno dietro leggi questo articolo, http://energiaristorazione.com/2016/05/29/1320/ ogni volta che avrai bisogno dei tuoi 18kw il contatore “scatterà” non facendoti più lavorare.

Ecco quindi un modo semplice per poter ridurre una parte dei costi fissi della tua bolletta.

 

Finite le voci relative ai costi di trasporto, passiamo alle IMPOSTE.

La parola stessa ti fa intendere che questi sono costi che lo Stato chiede al fornitore e che vengono ribaltati all’utente finale.

 

Le voci di costo presenti all’interno delle imposte sono 1 o 2, dipende se parliamo di bolletta energia o gas:

 

1) IMPOSTA ERARIALE O ACCISA ERARIALE: è la classica tassa che viene applicata alla materia prima dell’energia e del gas.

Sulla bolletta elettrica poco si può fare, nel senso che viene applicata una quota fissa (0,0125€/kWh) in base a quanto consumi durante il mese.

Sulla bolletta del gas invece abbiamo diversi scaglioni di prezzo. In base ai consumi i prezzi variano ma per un locale nel settore della Ristorazione come il tuo, considera una media di circa 0,17€ per ogni metro cubo consumato. Qui si può intervenire in maniera pesante.

 

Infatti chi si occupa di somministrazione cibi e bevande ha la possibilità di richiedere un’agevolazione che permette di pagare questa imposta a 0,0125€/Smc anziché 0,17€/Smc.

Ipotizzando un consumo annuo di 30.000smc l’anno il costo che dovrai sostenere nei due casi è di:

  • 30.000smc x 0,17 = 5.100€ anno
  • 30.000smc x 0,0125 = 375€ anno

Con una riduzione di 4.725€ anno !!!

Non male vero?

Ma perché nessuno te lo ha mai detto prima? Leggi questo articolo per scoprirlo!!! http://energiaristorazione.com/2016/06/21/tutta-la-verita-sulla-forza-vendita-grande-fornitore-energia-non-ti-rivelera-mai/

 

2) ADDIZIONALE REGIONALE: questa voce è un’imposta che, come si intende dal nome, va alla Regione e non allo Stato. Segue la stessa logica ma ha importi più bassi.

Chiedendo la riduzione delle accise avrai diritto anche alla riduzione del 50% dell’addizionale regionale, anche qui dunque avrai una bella riduzione.

Detto questo credo di averti dato tutti gli strumenti per poter dare un’occhiata alla tua bolletta e capire se ci sono margini per ridurre i tuoi costi fissi.

Ovviamente noi siamo qui anche per questo, possiamo aiutarti, senza farti perdere tempo, a gestire tutte le pratiche necessarie per applicare alla tua bolletta le agevolazioni e richiedere il contatore che legge i picchi di potenza massima.

 

Chiamaci dunque al 800.688.879 o scrivi a info@energiaristorazione.com

 

A presto

Francesco

P.S.: ovviamente puoi farti tutto da solo, considera questo articolo come se fosse un regalo, molte volte però si perde troppo tempo dietro a queste richieste e alcuni fornitori ti fanno passare davvero al voglia, quindi se ci chiami al 800.688.879 penseremo a tutto noi